sabato 30 aprile 2011

Danze a tavola



Le ricette che abbiamo incontrato 
fra una danza e l'altra...

Crestine di carnevale
Ingredienti:
500 gr di farina
300 gr burro
500 gr ricotta fresca
1 pizzico di sale
2 bustine di lievito vanigliato
Per ripieno marmellata di arance o limoni o mirtillo.

In una terrina lavorare il burro ammorbidito e la ricotta fino ad amalgamarli bene.
Sulla spianatoia mescolare la farina con il sale e il lievito fare una fontanella dove disporre il composto di burro e ricotta.
Impastare rapidamente formando una palla e lasciare riposare in frigo per 30 minuti avvolta nella pellicola trasparente.
Con il mattarello stendere la pasta della spessore di mezzo cm e ritagliare dei quadrati di circa 8/10 cm di lato.
Disporre al centro di ognuno una cucchiaiata di confettura, chiudere a triangolo sigillando bene i lati formando delle crestine.
Stendere su una placca da forno un foglio di carta oleata e disporre le crestine. Passare al forno preriscaldato a 180°C per 20 minuti
A cottura ultimata lasciare raffreddare e spolverare con la zucchero a velo. 


Biscotti avena e mandorle
Ingredienti:
70 g farina integrale
70 g farina di avena
70 g farina di mandorle
90 g burro
50 g zucchero
1 uovo
1 bustina lievito x dolci
Frutta secca a piacere
Fiocchi di amaranto (possibilmente)

Sbattere burro con zucchero, unire uovo sbattuto e poi le farine e il lievito. Unire la frutta secca.
Fare delle palline di impasto e passarle nei fiocchi di cereali. In forno a 180 gradi x circa 15 min.

Castagnaccio
Ingredienti:
500 g farina di castagne
600 ml acqua
Olio extravergine d'oliva
uvetta passa e pinoli (possibilmente tostati prima).

Mescolare farina, acqua, 3 cuccchiai d'olio, uvetta e pinoli.
 Cospargi poi la superficie con un filo di olio d'oliva per non farlo seccare troppo. Deve stare in forno a 200* per almeno 1 ora. In Toscana si aggiungono anche aghi di rosmarino. 


Torta arancia e nocciole
Ingredienti:
1 arancia non trattata (e con la buccia sottile!)
250 g di nocciole tostate
6 uova
200 g zucchero (anche un po' meno)
100 g cioccolato fondente (molto "amaro")


Tritare nel mixer le nocciole fino a renderle molto fini ma non troppo, perché altrimenti ne escono tutti gli olii. Far bollire l'arancia per circa 10 minuti e poi frullarla. Intanto dividere i tuorli dagli albumi e montare i tuorli con lo zucchero e gli albumi a neve fermissima. Fondere il cioccolato a bagnomaria e poi unire ai tuorli, nell'ordine: arancia, nocciole, cioccolato e albumi. Versare in una teglia rivestita da carta da forno (o imburrata) e cuocere in forno già a 200 gradi per circa 30 minuti

Liquore allo zenzero

Ingredienti:
150 g radice di zenzero fresco a fettine, 
1 litro alcool 95°C
1 litro acqua
1 Kg  zucchero

Lavare e asciugare lo zenzero, tagliarlo a fettine e lasciarlo macerare per 3 settimane al buio in un vaso a chiusura ermetica, agitandolo una volta al giorno.
Scaldare l'acqua e sciogliere bene lo zucchero, e fare raffreddare lo sciroppo così ottenuto.
filtrare l'alcool e aggiungerlo allo sciroppo, imbottigliare e lasciare riposare un mese prima di bere.

note
se lo zenzero non viene sbucciato il liquore risulterà più scuro.
Se si utilizza zucchero di canna il liquore risulterà più scuro e denso.
Se prima di filtrare l'alcool si schiacciano le fettine di zenzero il liquore risulterà più piccante.

Torta sbrisolona di ricotta e cioccolato

Ingredienti:
Per la base

300 g farina
1 bustina di vanillina
100 g zucchero
100 g burro a dadini
1 uovo
1 pizzico di sale

Per il ripieno
500 g ricotta
150 g zucchero (di canna)
100 g cioccolato fondente

Lavorare l'impasto della base finché è amalgamato con effetto sbriciolato.
mettere 3/4 della base sul fondo della teglia, coprire con il ripieno, poi con la base rimanente.
cuocere 30' a 180°C, poi ancora 10 minuti di cottura solo da sotto, eventualmente lasciarlo nel forno spento ancora qualche minuto dopo il termine della cottura.
A piacere, una volta freddo spolverizzare con zucchero al velo.


FAR BRETON (dolce tipico della Bretagna)

Ingredienti:
250 g di farina

1 litro di latte

4 uova
250 g di zucchero (se ne può mettere anche meno a seconda dei gusti)

un pizzico di sale
150 g di prugne secche, uvetta, albicocche secche (a scelta, io l’ho sempre fatto con l’uvetta che immancabilmente si posizionava sul fondo nonostante l’infarinatura consigliata; ho letto una ricetta che consigliava anche fettine di mela)


Versate lo zucchero in una terrina e incorporate le uova, mescolando. Quando il composto risulterà bianco, incorporate la farina a poco a poco affinchè non si formino grumi, aggiungete il sale e diluite progressivamente con il latte, sempre mescolando bene, fino ad ottenere un impasto omogeneo. Rotolate la frutta secca precedentemente ammollata nella farina
  per evitare che vada a finire sul fondo e aggiungetela al composto. Imburrate bene una pirofila dai bordi alti, versatevi il composto e infornate a 200° per un'ora, fino a quando sarà dorato.


OREHOVA POTICA
 
(potizza, grazie alla nostra amica Mija)
una ricetta tradizionale della cucina slovena

Per la pasta lievitata
1 kg di farina
40 g lievito
400-500 ml latte tiepido
150 g di zucchero
3 (o 4) tuorli
200 ml olio (o burro)
sale
... lasciate lievitare per ca. 2 ore

Per il ripieno di noci
300 ml di panna o latte (fatte bollire)
1 kg di noci macinate
200-300 g di zucchero
zucchero vaniglato
50 ml di rum
3 albumi (neve)
1/2 kg uvetta (opzionale) - prima bagnate nel rum o latte

Dividere la pasta in 3 parti. Stendete la pasta fino a circa 5 mmm (forma rettangolare).
Stendete il ripieno sopra la pasta (e uvetta). Arrotolate. Deponete i rotoli su una teglia imburrata.
Spennellate con l'uovo.
Fate cuocere nel forno caldo a 180 gradi per circa un'oretta.
Lasciate raffreddare lentamente. Per finire cospargete con zucchero a velo.

mercoledì 13 aprile 2011

Giornata Mondiale delle vittime dell'amianto - Fiaccolata a Paderno Dugnano 28 Aprile 2011

Ogni 5 minuti, una persona nel mondo muore a causadell’amianto, per un totale di circa 1.300.000 decessi anno.
Ciò nonostante si continua ad
estrarre, produrre e impiegare amianto.
In Italia, 4.000 morti e migliaia di malati: una vera ecatombe che, a detta degli esperti, avrà il suo picco massimo attorno al 2015 – 2020.

Giovedì 28 aprile a Paderno Dugnano alle ore 20,30 Fiaccolata per le vie della città.
Tra i promotori il Circolo Eco-Culturale La Meridiana
 

domenica 10 aprile 2011

STAGE di PIZZICA PIZZICA e TAMMURRIATA

venerdì 22, 29 aprile e 6 maggio 2011
insegnante Luciano Rovelli
dalle ore 21 alle 23, presso la sala polifunzionale nel seminterrato della scuola media "S.Allende" via Italia 13 Paderno Dugnano.
Iscrizioni:           si raccolgono le adesioni scrivendo a fulmonti4@gmail.com
                           max 30, così come pervenute cronologicamente.
                        
 Venerdì 22 aprile presentarsi alle 20.30 per l'iscrizioni .

Contributo spese di 20€ a partecipante, più 5€ di tessera 2011 per i non associati al Circolo.

La tammuriata, l'antica forma di ‘canto sul tamburo’ che  accompagna il  ‘ballo 'n coppa o tammurro, costituisce un’ affascinante forma espressiva della cultura contadina della Campania. E’ una danza rituale antica e terrena  introdotta dal ‘canto a fronna’ e scandita poi  dal ritmo binario della ‘tammorra'; carica di simboli e gesti ritualizzati, con una forte connotazione erotica, legata ai rituali collettivi del raccolto, della vendemmia, delle feste religiose…”
Si danza a coppie, usando ‘castagnette’ che suonano assecondando la gestualità delle braccia, all’interno di uno spazio, “o’ circhio”, delimitato da suonatori, cantatori, ballatori e spettatori, in una sintesi straordinaria di suono, canto e ballo.

TAMMURRIATA tradizionale dell' AGRO NOCERINO-SARNESE.
Programma:
• tecnica di danza: passi base e varianti, postura corpo e gestualità delle braccia, uso e suono delle castegnette
• struttura coreutica: le girate e le votate, relazione con lo spazio circolare e rapporto tra i danzatori.
• linguaggio della danza: rapporto danza e ritmi, simbologia, espressività personale e convenzione.

La pizzica pizzica, la tarantella  tipica dell’area salentina e territori circostanti, è la danza che accompagnava le feste, momento ludico di ricorrenze in famiglia o dei eventi religiosi della comunità. Il ballo non ha schemi fissi né sequenze di passi predefinite, ma presenta una struttura coreutica essenziale e un canone espressivo fatto di movenze e gestualità che i danzatori usano e interpretano in sintonia fra loro.
Si danza a coppie che si alternano all’interno della “ronda”, uno spazio circolare delimitato da suonatori, danzatori e spettatori.

Pizzica Pizzica tradizionale del basso Salento.
  Programma:
• tecnica di danza: passi base e varianti, postura corpo e uso delle braccia, uso del fazzoletto.
• struttura coreutica: il Giro grande e avvicinamenti (corteggiamento), relazione con lo spazio circolare, rapporto tra i danzatori.
• linguaggio della danza: rapporto danza e ritmo terzina, gestualità maschile e femminile, espressività personale e convenzione.