domenica 22 gennaio 2012

Giornata della Memoria 2012

Sabato 28 Gennaio 2012 alle ore 21:00 
spettacolo MUSICHE PER LA MEMORIA
con "iROUSETO FOLK"
presso l' Auditorium della Biblioteca Tilane
Piazza della Divina Commedia - Paderno Dugnano

ENTRATA LIBERA
Lo spettacolo è inserito nelle iniziative per le celebrazioni
organizzate dal Circolo Eco-Culturale La Meridiana
insieme all'ANPI, ai circoli ARCI e alle Scuole Medie "Croci" e "Allende".

sabato 21 gennaio 2012

IL GOVERNO MONTI FA MARCIA INDIETRO: LA RIPUBBLICIZZAZIONE DELL'ACQUA È POSSIBILE

Acqua Bene Comune
 
IL GOVERNO MONTI FA MARCIA INDIETRO:
LA RIPUBBLICIZZAZIONE DELL'ACQUA È POSSIBILE
La mobilitazione paga: il popolo dell'acqua ha costretto il Governo a
ritirare il provvedimento che vietava la gestione del servizio idrico
attraverso enti di diritto pubblico, quali le aziende speciali.

È una vittoria dei cittadini e dei comitati che in tutto il paese
hanno fatto sentire forte la loro voce in difesa del voto referendario.

Rimane ampiamente negativo il giudizio del Forum Italiano dei Movimenti
per l'Acqua sul decreto liberalizzazioni che, a dispregio del voto del
giugno scorso, peggiora le già pessime misure del precedente Governo
sulla privatizzazione degli altri servizi pubblici locali.

La mobilitazione del popolo dell'acqua continua per la piena attuazione
del risultato referendario: avanti tutta con la ripubblicizzazione del
servizio idrico e la campagna di obbedienza civile per una tariffa
corretta e coerente coi referendum.
 
Si scrive acqua, si legge democrazia.

Roma, 20 gennaio 2012
Comunicato del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
 
 

venerdì 13 gennaio 2012

Acqua Bene Comune FIRMA L'APPELLO!

 
 
Acqua Bene Comune
FIRMA L'APPELLO
"Giù le mani dall'Acqua e dalla Democrazia"
Il risultato dei Referendum deve essere rispettato!
 
 
 
 
 
 
 
 
APPELLO: GIU' LE MANI DALL'ACQUA E DALLA DEMOCRAZIA
 
Il 12 e 13 giugno scorsi 26 milioni di donne e uomini hanno votato per l’affermazione dell’acqua come bene comune e diritto umano universale e per la sua gestione partecipativa e senza logiche di profitto.
Le stesse persone hanno votato anche la difesa dei servizi pubblici locali dalle strategie di privatizzazione: una grande e diffusa partecipazione popolare, che si è espressa in ogni territorio, dimostrando la grande vitalità democratica di una società in movimento e la capacità di attivare un nuovo rapporto tra cittadini e Stato attraverso la politica.
Il voto ha posto il nuovo linguaggio dei beni comuni e della partecipazione democratica come base fondamentale di un possibile nuovo modello sociale capace di rispondere alle drammatiche contraddizioni di una crisi economico-finanziaria sociale ed ecologica senza precedenti.
A questa straordinaria esperienza di democrazia il precedente Governo Berlusconi ha risposto con un attacco diretto al voto referendario, riproponendo le stesse norme abrogate con l’esclusione solo formale del servizio idrico integrato.
Adesso, utilizzando come espediente la precipitazione della crisi economico-finanziaria e del debito, il Governo guidato da Mario Monti si appresta a replicare ed approfondire tale attacco attraverso un decreto quadro sulle strategie di liberalizzazione che vuole intervenire direttamente anche sull’acqua, forse addirittura in parallelo ad un analogo provvedimento a livello di Unione Europea che segua la falsariga di quanto venne proposto anni addietro con la direttiva Bolkestein. In questo modo si vuole mettere all’angolo l’espressione democratica della maggioranza assoluta del popolo italiano, schiacciare ogni voce critica rispetto alla egemonia delle leggi di mercato ed evitare che il “contagio” si estenda fuori Italia.

Noi non ci stiamo.
L’acqua non è una merce, ma un bene comune che appartiene a tutti gli esseri viventi e a nessuno in maniera esclusiva, e tanto meno può essere affidata in gestione al mercato.
I beni comuni sono l’humus del legame sociale fra le persone e non merci per la speculazione finanziaria.
Ma sorge, a questo punto, una enorme e fondamentale questione che riguarda la democrazia:
nessuna “esigenza” di qualsivoglia mercato può impunemente violare l’esito di una consultazione democratica, garantita dalla Costituzione, nella quale si è espressa senza equivoci la maggioranza assoluta del popolo italiano.
Chiediamo con determinazione al Governo Monti di interrompere da subito la strada intrapresa.
Chiediamo a tutti i partiti, a tutte le forze sociali e sindacali di prendere immediata posizione per il rispetto del voto democratico del popolo italiano.
Chiediamo alle donne e agli uomini di questo paese di sottoscrivere questo appello e di prepararsi alla mobilitazione per la difesa del voto referendario.

Oggi più che mai, si scrive acqua e si legge democrazia.

Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua